Noi di VIVA sappiamo bene che panificare con la segale richiede tecniche e attenzioni diverse rispetto al più comune frumento. Per questo, nel nostro progetto “Da 0 a 100% Segale”, accompagniamo i panificatori alla scoperta dei segreti necessari per dominare questo cereale unico, dal classico bauletto con semi Rugbrød, fino alla rustica e meravigliosa torta di segale.

Glutine quasi assente e impasti “a corpo debole”
- Frumento: proteine gliadina + gluteina → rete glutinica elastica
- Segale: proteine solubili + pentosani anziché gluteina → rete debole
- Impasti poco elastici, difficili da incordare
- Bassa capacità di trattenere i gas di fermentazione
Differenza chiave: senza una maglia glutinica strutturata, l’impasto di segale non può svilupparsi come quello di frumento.
Idratazione e viscosità
- Alto contenuto di fibre e pentosani:
- Assorbono molta acqua → impasti collosi
- Gelatinizzazione precoce dell’amido (max 55 °C)
- Equilibrio idrico:
- Serve idratazione elevata (80–100 % idratazione)
- Ma troppa acqua senza controllo porta a impasti ingestibili

Enzimi e pH: il gioco dell’amido
- α-amilasi termoresistenti (fino a 98 °C)
- Lavorano anche a temperature d’impasto (30–32 °C)
- Scompongono amido in destrine → mollica appiccicosa
- Controllo dell’acidità
- pH ideale: 4,0 – 4,2 per inattivare le amilasi
- Necessità di enfatizzare i lattici sul lievito:
- Uso di Zakvaska (lievito madre di segale)
- Spesso in combinazione con LICOLI o prefermenti di lievito madre
Tempi, temperature e fermentazioni
- Impasto a caldo:
- Temperatura finale impasto ~ 30–32 °C
- Facilita la lavorazione e l’attività enzimatica controllata
- Tempi più brevi:
- Impastamento e riposi decisamente più brevi rispetto ad un pane di frumento vista l’alta capacità fermentativa
- Impastamento e riposi decisamente più brevi rispetto ad un pane di frumento vista l’alta capacità fermentativa
- Cottura “vapore + alta T”:
- Primo vapore molto abbondante → buon volume e crosta sottile
- 240–260 °C iniziali, poi abbassamento a 210 °C per far asciugare correttamente

Tecniche indispensabili per panificare con la segale
- Impasti indiretti
- Zakvaska di segale → acidità e struttura
- LICOLI di grano tenero + prefermenti (biga, poolish) → volontà di bilancio
- “Da 0 a 100% Segale”
- Percorso formativo per padroneggiare la segale in purezza
- Percorso formativo per padroneggiare la segale in purezza
- Scelta del lievito
- In base all’acidificazione che si vuole dare all’impasto e ai sapori che si vogliono ottenere
- In base all’acidificazione che si vuole dare all’impasto e ai sapori che si vogliono ottenere
- Evitare il malto d’orzo diastasico
- Meglio malti termotrattati non diastasici
Prospettive e approfondimenti
Panificare con la segale è un’arte che richiede conoscenza e pratica. Se volete approfondire le principali difficoltà e le soluzioni tecniche, vi rimandiamo al nostro precedente articolo
Quali sono le principali difficoltà nella panificazione con segale?
e vi invitiamo a proseguire il vostro viaggio con noi, nel progetto “Da 0 a 100% Segale”, per sperimentare ricette e tecniche avanzate.
