Nell’evoluzione della pianta di grano, la fioritura rappresenta una delle tappe più delicate e decisive. È proprio in questi giorni, verso Maggio, che si gioca buona parte del potenziale produttivo di una spiga.
Nel nostro percorso all’interno del ciclo di crescita del grano, dopo la semina, la levata e la nascita della spiga, è ora il momento di soffermarci sulla fioritura del grano, o più correttamente, l’antesi.

Cos’è la fioritura del grano
La fioritura è la fase in cui i fiori del grano si aprono, avviene l’impollinazione e si formano i frutti (le cariossidi, ovvero i chicchi). Non si tratta di una fioritura appariscente come quella delle piante ornamentali: nel grano, i fiori sono piccoli, racchiusi all’interno delle spighette, e spesso si impollinano prima ancora di aprirsi completamente.
Ma ciò che accade in questo periodo è fondamentale. È durante la fioritura che si decide quanti chicchi ci saranno per ogni spiga. Detto in altri termini, è la fase in cui il campo “sceglie” quanto potrà produrre.

Come si riconosce il momento della fioritura
Tutto inizia quando le prime antere, ovvero le strutture che contengono il polline, iniziano a fuoriuscire dalle spighette. La fioritura non avviene tutta in un solo giorno, ma si estende generalmente per 4–8 giorni, a seconda della varietà e delle condizioni ambientali.
Nel grano tenero e in quello duro, i fiori sono ermafroditi, con parte maschile e femminile nello stesso fiore, e la fecondazione è prevalentemente autogama: avviene cioè all’interno dello stesso fiore, spesso ancora prima che questo si apra. Questo meccanismo è efficiente ma anche vulnerabile: se le condizioni non sono favorevoli, il rischio di fallimento aumenta.

Perché la fioritura è una fase critica
Il momento della fioritura è estremamente sensibile a diversi fattori ambientali:
- Temperature troppo basse (sotto i 15°C) possono causare sterilità nei fiori.
- Temperature troppo alte (oltre i 35°C) danneggiano il polline, compromettendo la fecondazione.
- Elevata umidità favorisce malattie fungine pericolose come la fusariosi della spiga.
- La carenza idrica, proprio durante questa fase, può bloccare il processo di impollinazione e portare a una perdita di resa.
Anche se invisibile a occhio nudo, un piccolo squilibrio può determinare quanta granella si formerà e con quale qualità. Per questo è fondamentale, come nell’agricoltura VIVA, monitorare costantemente lo stato del campo con osservazioni dirette, dati meteo e strumenti di agricoltura di precisione.




Il ruolo dell’agricoltura di precisione nella fioritura del grano
Nella nostra agricoltura VIVA, attenta alla sostenibilità, la tecnologia ci aiuta a non perdere di vista nemmeno un giorno. Attraverso l’utilizzo di:
- immagini satellitari settimanali,
- analisi dei dati e tracciamoneto di supporto alle decisioni (DSS)
ci consente di monitorare le condizioni di ogni singolo campo, prevedere il rischio di stress o malattie e intervenire con tempestività.
Una concimazione mirata, ad esempio, è findamentale per sostenere la pianta nei momenti critici, migliorando al contempo la qualità della granella.
Una fase breve, ma con effetti a lungo termine
La fioritura del grano dura pochi giorni, ma ha effetti che si riflettono sul raccolto intero. È il momento in cui la pianta, con tutta l’energia accumulata nei mesi precedenti, compie un salto cruciale: dalla crescita vegetativa alla riproduzione. Da qui in poi si entra nella fase di riempimento delle cariossidi, maturazione e, infine, raccolta.
Per chi coltiva come noi, è un momento di grande attenzione. Per chi osserva da fuori, un promemoria: dietro ogni chicco c’è un equilibrio fragile, mantenuto da conoscenza, esperienza e cura quotidiana.
Continua il viaggio nell’Agricoltura VIVA
Se ti sei perso le puntate precedenti, puoi leggere gli articoli dedicati a:
Il prossimo capitolo sarà dedicato alla mietitura e alla trebbiatura, il momento conclusivo del ciclo colturale.
Iscriviti alla newsletter per riceverlo appena pubblicato. Ogni fase ha qualcosa da raccontare.